Sostegno in Brasile

Il SOSTEGNO A DISTANZA è sorto a Queimadas per aiutare i bambini di strada della periferia della città ed altri della zona rurale. Ci sono diverse forme di aiuto:

La distribuzione del pacco alimentare mensile a bambini più bisognose del paese e della zona rurale selezionati dalle volontarie che si recano casa per casa per verificare le reali condizioni della sociali ed economiche della famiglia I genitori di questi bambini non hanno lavoro o fanno lavori saltuari o sono ragazze madri senza lavoro ecc.

Il sostegno ad adolescenti nella Scuole Dello Chalet. La scuola dello chalet, o più precisamente il Centro Educazionale Joao Lantyer, è un centro di formazione ed educazione rivolto a ragazzi dai 10 ai 15 anni che nella mattinata dei giorni di scuola frequentano la scuola pubblica e nei pomeriggi si riuniscono allo chalet, una casa antica donata dalla famiglia Lantyer al Progetto Queimadas per tale fine. 
I ragazzi che lo frequentano sono scelti tra i più bisognosi. Qui imparano a convivere, rispettarsi e a fare i compiti di scuola, poi ad imparare un pò di quello che potrà servire alla loro vita futura.

Le ragazzine imparano a cucire indumenti, fare ricami tanto a mano come usando macchine, imparano la pittura su stoffa, serigrafia su stoffa ed a fare piccoli lavori di artigianato usando i prodotti che sono proprie della regione come sisal, ed altre fibre naturali.

Un gruppo impara a cucinare e proprio a questo gruppo è affidata la preparazione della MERENDA che per molti è l'unico pasto del giorno. I ragazzini imparano ad allevare gli animali da cortile, a coltivare l'orto per produrre le verdure per la loro merenda, ed a fare piccoli lavori di artigianato usando materiali riciclati come bottiglie di plastica ed altro. 
Non manca l'educazione religiosa con un cammino articolato di preparazione ai sacramenti ed alla fede cristiana. Fa parte dello loro educazione anche l'insegnamento della musica imparando a suonare degli strumenti soprattutto quelli a percussione e ritmica. La pratica dello sport fa parte della loro attività educativa attraverso il calcio e la pallamano.

Tutte queste attività sono organizzate dalle suore benedettine missionarie che contano con la collaborazione di decine di volontari e volontarie che sono indispensabili per questa azione educativa di questi futuri cittadini. E' incoraggiante il fatto che molti degli alunni quando arrivano ai 15 anni ed escono da questo cammino, restano a fare loro stessi il volontaria ai più piccoli di loro.

La popolazione abita prevalentemente le zone rurali del paese ed è occupata nelle oltre 2.400 aziende contadine. In realtà si tratta di piccoli produttori dediti a un'agricoltura di sussistenza e che spesso vivono in condizioni di estrema povertà, in gran parte organizzati informalmente, ma legati da una forte coesione sociale, in comunità di base.
Queste ultime sono generalmente formate da 35/50 famiglie che vivono nelle zone rurali del paese. Le comunità di base possono rappresentare il punto di forza di una politica di sostegno allo sviluppo che persegua l'obiettivo dello sviluppo dal basso rovesciando la prassi tradizionale degli aiuti a pioggia.
La tradizione brasiliana, particolarmente nei piccoli centri urbani e rurali, è inoltre caratterizzata da un ruolo predominante della figura maschile, cui spesso la donna si trova a essere subordinata. La marginalizzazione della figura femminile spesso legittima più o meno implicitamente episodi di violenza ed esclusione sociale, diminuisce drasticamente le prospettive di crescita (in termini personali e in relazione al proprio ruolo all'interno della comunità) delle donne.
Le comunità di base spesso vedono una divisione abbastanza netta, ma complementare dei ruoli di uomini e donne, i quali collaborano in un clima di forte coesione comunitaria (così come ad esempio avviene nella produzione e lavorazione della manioca, per la quale le donne sono impegnate lungamente nella pulitura delle radici, attività che costituisce anche un'importante occasione di condivisione).
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