Sostegno a distanza | Uganda Gulu
Fratel Elio nel 2010 ha chiesto al Centro Missioni Onlus di inserire nel progetto di SOSTEGNO A DISTANZA alcuni bambini, attualmente sono aiutati 67. Nel 2011 Lorenzo si è fermato per due settimane alla Consolation Home per animare ed insegnare ai bambini presenti. Speriamo di poter continuare il PROGETTO DI INVIO DI VOLONTARI e migliorare così la qualità della vita di questi ospiti. La Consolation Home e Community-orfanotrofio St.Jude (http://www.stjudechildrenshome.org qui potete trovare video e foto) nasce a Gulu, Nord Uganda, su iniziativa del fratello comboniano FRATEL ELIO CROCE, al fine di assicurare ai bambini superstiti della guerra e non un tetto sotto il quale poter vivere. Circa la metà dei ragazzi che vivono alla Consolation (23 su 46) sono portatori di qualche handicap, mentale o fisico.
Nel caso in cui i bambini conoscano i loro parenti (questo vale anche per il St. Jude) durante le vacanze o nei fine settimana si cerca sempre di portare i bambini a far visita alle loro famiglie, altrimenti sono i parenti stessi che vengono a trovare i propri figli; solitamente è Elio che li porta nei villaggi alla ricerca dei propri familiari. La differenza principale fra queste due strutture, Consolation e Community-orfanotrofio St. Jude, sta nel fatto che alla Consolation ci sono 4 (forse 5) mamy con rispettivi figli naturali che si occupano anche dei bambini disabili o con ritardi mentali. Ogni mamy ha circa 4-5 bambini da accudire e ognuna vive in una propria casetta con i rispettivi bambini. Al Community-orfanotrofio St. Jude, invece, le mamy sono in totale 8 ma nessuna di loro ha figli naturali all'interno della struttura. Come alla Consolation, però, ogni bambino deve fare riferimento a una mamy, soprattutto se under 5. I ragazzini più grandi sono molto più indipendenti e quindi il ruolo della mamy cala di importanza.
Solitamente all'età circa di 16-17 anni i bambini vengono reinseriti nella loro comunità con un rispettivo parente che può essere una nonna, uno zio o il padre stesso. I ragazzi della Consolation sono destinati a rimanere lì a causa delle loro disabilità che gli impediscono di poter condurre una vita "normale". I ragazzi disabili ma mentalmente sani possono però proseguire negli studi, come ad esempio Harriet o Francise, grazie sempre all'aiuto di Brother Elio che gli procura gli strumenti e i mezzi (ad esempio per Harriet le ha comprato una casetta all'interno della sua scuola senza scale e con un bagno per disabili) senza i quali questi ragazzi non vedrebbero riconosciuto il diritto allo studio.
Nei casi dei bambini mentalmente ritardati o con distrofie gravi, purtroppo, non ci sono alternative. L'aspettativa di vita per loro è molto più bassa rispetto a un bambino normale. Denis ad esempio, vittima di una malaria cerebrale o epilessia (ancora non si conoscono le cause) che l'ha colpito quando era ancora in fasce, è destinato a barcollare nel cortile della Consolation finchè la sua testa non ce la farà più a reggere. Ci sono stati episodi in cui ha dovuto subire anche 50 attacchi all'ora.